Ebbene, non si tratta esclusivamente d'una eventuale forma fallica: parliamo del salame.
D'antiche origini, è un comune insaccato. Insaccato di maiale. Il maiale, com'è noto, è un caro pingue animale che adora trastullarsi in lurido fango, masticatore di avanzi affetto da parafiliaci istinti. Ecco, invero ho la sensazione antropologica che l'uomo sia attratto dall'insaccato suino poiché questi lo riporta ad istinti primitivi, al piacere del grugnito, al bisogno di sentirsi sporchi dentro e fuori. Che venga detto: chi non è un po' maiale? Siamo ingordi, truffaldini, accomodanti, pigri proprio come il roseo grugnitore e a suon di OIK idolatriamo feticisticamente la nostra merda eccitati da tanto ludica e pornografica sensazione.
Quindi, una volta al macello, il buon allevatore godrà della carne da insaccare.
Quante volte ci facciamo "insaccare"? Voglio dire, allegoricamente, quegli scarti da mangiare, la merda, sono le schifezze quotidianamente propinateci da quella acida vecchia che è la selezione naturale: per farla breve, i beoti sono la nostra calorica dieta e la causa della nostra acidità di stomaco; e sono anche i beoti ad insaccarci con la loro stupidità, perché si, siamo fragili.
Dunque, ricapitolando: noi siamo maiali, i maiali mangiano schifezze, noi mangiamo i beoti, noi ci facciamo insaccare dai beoti, i beoti mangiano i beoti insaccati, noi siamo beoti.
Ecco, i beoti sono più che beoti.
2 commenti:
Sono perfettamente d'accordo! Una volta ci piacevano le impiccagioni nella pubblica piazza, oggi guardiamo Chi l'ha visto e usciamo pazzi per i dettagli degli stupri e degli abomini.
Ps. caro, adoro le piume di peacock, ma quest'azzurrino su beige mi spezza le cornee, cosa dici se cambiamo colori alla grafica?
Pienamente d'accordo sul cambiamento della grafica!
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