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giovedì 29 settembre 2011

So mantenere un segreto.

So mantenere un segreto. O almeno, sono bravissima a mantenere i miei, e questo è già un buon inizio.

Ho spesso incubi pensando ai miei segreti, e sono molti. L'ultimo stanotte su una coperta pornografica. Vorrei essere anonima, detesto non essere anonima. Ho sbagliato tutto sin dall'inizio ma non ho voglia di ricominciare. Potrei anche essere spregiudicata - e idiota - in questo momento, spifferare tutto, ma sarebbe troppo vile.

Avrei bisogno di più tempo per dirlo. Non lo so, oggi. Sono solo ancora molto incazzata, ma pronta a essere incessantemente un'altra. Non sono la stessa che non aperto bocca per mesi, non sono la stessa che è esplosa all'improvviso ma al 30% della sua carica di nitrocazzoglicerina. Non sono la stessa che è andata avanti con aria stronza e impeccabile, sempre con il suo rossetto, ben vestita, in ritardo piuttosto ma mai senza mascara, severa, severissima, con lo sguardo micidiale pronta a giudicarti una merda per qualsiasi motivo.

Vi ho odiati tutti, teste di cazzo, prima di far entrare nella mia misera testa un po' di amor proprio, e ancora non ci sono arrivata a questo glorioso punto.

Mi sono già lavata i denti e sono le 2 e 30 del mattino. Temo di addormentarmi con addosso questo tagliente orecchino di rame.

Avrei bisogno di sbagliare apertamente, per diventare magari una persona più spontanea e meno sperduta dietro al suo sguardo da stronza, il suo atteggiamento da stronza, le sue battute da stronza. Non amo nessuno e men che meno me stessa. Non merito niente. Sono stata un'idiota con una filosofia del cazzo.
Ehi, io non so cosa fareste, ma io lo sto facendo per voi. Mi aspetto solo insulti dagli altri: li aspetto trepidante sperando di poter ribattere con il mio proverbiale sangue freddo ma non mi insulta nessuno.

Oh Cristo, è una situazione così imbarazzante e io persisto ad odiarti - e ad odiarmi.

Credo che mi addormenterò con l'orecchino di rame e i miei stupidi capelli e la mia stupida faccia e la mia stupida maglietta e il mio stupido letto e le mie stupide pareti rosse e la mia stupida idiozia e la mia stupida completa vibrante formidabile totale vergognosa incapacità di vivere nell'azzurro profondo e morire vivendo.


venerdì 4 febbraio 2011

L'estetica pornografica d'un salame.

Ebbene, non si tratta esclusivamente d'una eventuale forma fallica: parliamo del salame.

D'antiche origini, è un comune insaccato. Insaccato di maiale. Il maiale, com'è noto, è un caro pingue animale che adora trastullarsi in lurido fango, masticatore di avanzi affetto da parafiliaci istinti. Ecco, invero ho la sensazione antropologica che l'uomo sia attratto dall'insaccato suino poiché questi lo riporta ad istinti primitivi, al piacere del grugnito, al bisogno di sentirsi sporchi dentro e fuori. Che venga detto: chi non è un po' maiale? Siamo ingordi, truffaldini, accomodanti, pigri proprio come il roseo grugnitore e a suon di OIK idolatriamo feticisticamente la nostra merda eccitati da tanto ludica e pornografica sensazione.

Quindi, una volta al macello, il buon allevatore godrà della carne da insaccare.
Quante volte ci facciamo "insaccare"? Voglio dire, allegoricamente, quegli scarti da mangiare, la merda, sono le schifezze quotidianamente propinateci da quella acida vecchia che è la selezione naturale: per farla breve, i beoti sono la nostra calorica dieta e la causa della nostra acidità di stomaco; e sono anche i beoti ad insaccarci con la loro stupidità, perché si, siamo fragili.

Dunque, ricapitolando: noi siamo maiali, i maiali mangiano schifezze, noi mangiamo i beoti, noi ci facciamo insaccare dai beoti, i beoti mangiano i beoti insaccati, noi siamo beoti.

Ecco, i beoti sono più che beoti.