BLOGGER TEMPLATES AND TWITTER BACKGROUNDS »

venerdì 25 febbraio 2011

Le torte cremose e l'essere: riflessione sulla solitudine.




Le torte cremose mi nauseano, mi disgustano, mi repellono. Le torte cremose sono viziose, dense, banali; non il tipico dolce ovvio che però piace comunque. No. Le torte cremose sono ributtanti.

Oggi a sole calante, ecco, riflettevo su quanto piacevole possa esser la scuola durante il pomeriggio. Voglio dire, si, sentirsi soli in un posto così grande, deserto. Ed è paradossale, dico io. Il mondo è più grande d'una scuola, deserto nello stesso modo quando ci si sente soli; però, boom, sembra più un lercio monolocale dall'affitto esoso. Ma esser soli è forse bello? Certo, non sentirsi contraddetti, pieni poteri (su chi, poi?), propria legge, volontà rispettate ( è forse possibile andar contro la propria volontà? Volontà, voglia, passioni: stoici o epicurei? C'è qualcuno disposto, forse, a sacrificare le proprie volontà per cosa, poi? Dove cazzo voglio arrivare?). Esser soli è non avere al proprio fianco nessuno; essere soli è essere nessuno? Dico, bisogna avere la consapevolezza d'essere per essere, essendo soli come si fa ad ottenerla? Con una compagnia che è, si raggiunge la facoltà d'esser perché, empiristicamente, ci si accorge di canoni stardard. Ci sono canoni standard, quindi: siamo tutti uguali. Tutti chi, se ci sentiamo soli? Ci sentiamo soli ma siamo comunque circondati: si può esser realmente soli? Ah, che lamento, che litania. Ecco la purezza irragionevole d'uno scritto che non è niente, come irragionevole è quando s'iniziano a gradire maggiormente gli acri frutti acerbi preferendoli a quelli maturi, succosi, esperti. E sentirsi non soli?-perché il contrario di solo, secondo me, non esiste- Far parte di qualcosa, qualcosa di stimolante, d'intimo, di elettrizzante. Sentirsi una fetta di torta cremosa-no-oppure una minuscola cellula cooperante per un corpo poetico, armonioso, perfetto. Bello. O no.

Ad ogni modo, questo post è zeppo di frasi sconnesse in nome d'un processo creativo disturbato dalle interferenze d'una scomoda discussione-che sto avendo con me stesso-vestita di dubbi, incertezze.

0 commenti: