Anche quando non si tratta di autoritratti espliciti, gli artisti tendono a riprodurre sè stessi. Mi vengono in mente celebri esempi come il Bacco di Caravaggio, il David di Bernini, e gran parte delle figure maschili di Botticelli. Naturalmente è solo una mia impressione, ma siamo attratti dalla bellezza nella misura in cui essa ci appartiene. Non è una volgare autocelebrazione (infatti di per sè essa ci disgusta) bensì è una sorta di istinto di sopravvivenza, di elezione inconsapevole; anche quando non diremmo mai di essere belli e desiderabili e fascinosi, siamo attirati da ciò che ci somiglia, anche se è una vaga copia di noi stessi (e amplificata).
Cos'è per me la bellezza femminile?
E' Eva di Klimt, e sicuramente mi somiglia, per quanto io sia sicuramente meno bella e eterea e raffinata. Anche nel massimo disprezzo di sè, ognuno tiferà per la sua razza, e questa è una grande scoperta, che non dimostra che le persone di cui abbiamo scelto di circondarci ci somiglino oggettivamente, nè che siamo tutti dei bastardi vanitosi, ma che per la nostra sussistenza siamo stati programmati per piacerci, e questo è un traguardo geniale e confortante.
5 commenti:
posso dire una sola cosa:
WOW!
E' una considerazione che potresti sviluppare in un saggio fra'!
(logicamente al quale ti dedicherai solo dopo aver scritto quell'altro libro!!!)
Il che si traduce con il famoso detto "chi si sommiglia si piglia" no?
Ehm...cambiereste per favore il link al mio blog? E' rimasto quello vecchio...
Grazie.
Rano.
grazie caro! ma non ho tempo per nulla! ho l'impressione che se voglio una vita sociale et sentimentale dovrò copiare i compiti, affezionarmi al sei e mezzo e uscire da sto cazz di liceo con un 75 scarso!
SEI E MEZZO ADDICTED!
è una cosa che dobbiamo accettare ;-)
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