BLOGGER TEMPLATES AND TWITTER BACKGROUNDS »

domenica 27 febbraio 2011

I Wonder Should I Get Up And Fix Myself A Drink



Ho dei problemi ad addormentarmi, nel senso che proprio non dormo fino al mattino se non ho obblighi particolari. Stanotte ho deciso di spegnere la luce alle 7. Forse dovrei dire stamattina.
E comunque non riuscivo ad addormentarmi, e non solo albeggiava già da molto, ma ho sentito anche le prime campane, e non avevo ancora sonno. Ma ad occhi chiusi, nell'orrenda dormiveglia, continuavo a pensare e a ripensare e mi veniva in mente solo una stanza semibuia, profumo d'olio e uno sconosciuto che mi fissava. E io continuavo a ripetere "Devi farlo, non devi smettere di farlo. Sentirò di essere tornata una persona completa e armoniosa se tu continui. Devi farlo, e io sentirò di essere finalmente a posto e di aver risolto tutti i problemi che mi fermano. Devi farlo per tutte quelle sere in cui avrei dovuto essere baciata, e devi farlo anche per quella scena avvenuta in questa stanza che ogni tanto non mi fa dormire anche se non sono mai tornata sui miei passi. Anche se sono rimasta di pietra e non ho avuto nemmeno un ripensamento e sapevo di far bene. E anche per tutte le volte che non sono stata ascoltata. Per quella sera sul prato con una coperta che lei non ha voluto starmi a sentire. E per quando in quel bar pieno di fumo mi ha detto "Lo so che ti fa soffrire quella storia e mi chiedevo quando l'avresti detto". E anche per il mio karma e per quegli scalini. E per tutti quelli che non hanno voluto mai sapere la mia opinione, per tutti quelli che mi hanno parlato a casaccio senza dirmi che la mia ragionevolezza sarebbe stata vitale. Per tutte quelle volte in cui sono stata accantonata perché scomoda, e anche quando qualcuno ha smesso di parlarmi perché era troppo terrorizzato per farlo, e per tutti gli attimi di estasi e di pace dei sensi che mi sono tenuta per me, in pieno mattino d'inverno, ascoltando arie d'opere, e cancellando messaggi già scritti e inviati perché non fossero mai letti. E anche per quando sono stata sincera e non me ne è venuto niente, ma intanto io  l'avevo fatto per me e questo mi bastava. Per quella volta che lei è venuta qui e io sapevo di non dovermi fidare, e per i gesti di cattiveria che ho tollerato da sola, e per la mia vendetta sinceramente piena d'odio e per aver ricordato la realtà a chi me la chiedesse e poi per aver parlato poco e per aver parlato troppo, e per aver confuso la coincidenza con il destino".
Poi ho dormito. Ma nessuno riporterà mai l'equilibrio nel suo animo frastornato se non dopo aver vissuto nell'azzurro profondo. 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero che tu sia insonne ancora spesso e ne scriva sempre!

Francesca ha detto...

davvero GRAZIE... il tuo commento mi fa sentire ascoltata e felice <3