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venerdì 28 ottobre 2011

It's easy and creepy

E così ci risiamo. Gioco con la mia sigaretta e gioco con l'immagine di me che mi piace conservare. Gioco a fare la diva anni Trenta e, in generale, sono molto seria ma gioco con tutto. Mi prendo grandi responsabilità ma nessuna decisione che ne comporti almeno un po'. Voglio miliardi di cose e in realtà non ne voglio nessuna. Voglio essere amata ma non mi lascio toccare da nulla. Voglio essere adorata ma detesto non essere alla portata delle mani protese. Sono senza identità.

Per l'ennesima volta scelgo cose difficili e imprevedibili e gioco le mie carte con leggerezza. Ma sto tremando. Non mi sento affatto al sicuro, nemmeno qui dove potrei parlare ad alta voce. Penso a tutti gli uomini di cui ho incrociato lo sguardo e penso alle arance e alle canne di bambù. Penso ai fiori e ai giorni di pioggia. Tutto sembra contorcersi.



Quando penso allo stato attuale delle cose mi sembra di essere serena e leggermente tachicardica. Potrei quasi avere l'impressione di star ricevendo non quello che mi premeva di possedere ma quello di cui ho sinceramente bisogno. Pare anche che io non abbia bisogno di molte cose.
Ho un grosso quaderno accanto al letto, pieno di "oh, è tutto così statico", di liste e di "vorrei solo...". Pieno di nomi di immagini semi-sconosciute che hanno commentato il mio sguardo o le mie ciglia, le mie labbra, le mie scarpe, il mio carisma - se di carisma si tratta, e non di idiozia. Ma niente pare confortarmi.
Ci sono pagine sul mio destino, pagine sulla mia morte e su altri uomini tachicardici, su unghie laccate di rosso e su maldestri tentativi di insubordinazione e di pianificazione. Righe incerte di tarda notte sulle poche lacrime che verso, e sulla ferma volontà che ho di amare il mondo nonostante non mi piaccia mai nulla.



#2 - It's stupid how we always seem to do it again.

domenica 23 ottobre 2011

I don't believe I've ever met anyone quite like you.

«Sono convinta che restare sveglia fino alle quattro del mattino a leggere Miss Marple porterà conseguenze impreviste», mi ha detto.




«Non penso che mi succederà qualcosa».


Intanto appoggiavo la marmellata d'arancia sul pane tostato e ogni tanto scrollavo la sigaretta accesa. Quella era stata una lunga notte, conclusa, diciamo, verso mezzogiorno. 
Ma ogni mente fertile necessita di sacrifici, e io avevo sacrificato tutti i miei doveri all'insonnia. Potevo sentire il telegiornale dal piano di sotto: anche in merito all'attualità potevo ritenermi aggiornata e soddisfatta. 



«Ti lacrimano gli occhi, cazzo. Oggi non puoi guidare. Ma come ti sei conciata? Ti eri struccata almeno?».



Non potevo spiegarle che per quelle stronzate non avevo tempo. Mi nauseava più lei che la scorza d'arancia, o il tabacco, o Gheddafi. Il bollitore fischiava già ma non volevo alzarmi. 


«Mio dio, stai diventando apatica. Ma che cazzo te ne frega di Miss Marple? I tuoi capelli sembrano paglia. E spegni sto fornello! Finirà male».


«Se non dormo mi viene sempre voglia di scopare con De Niro».





Applausi.





#1 - Twelve hours of work and I still can't sleep.


lunedì 17 ottobre 2011

Memoranda








- Scrivere un libro e chiamarlo "Un cavillo per la strega";




- Sottomettere il genere umano;




- Non morire prima di essermi accertata che verrei ricordata come una bomba a orologeria;




- Scoprire cosa intendevo quando ho scritto GIOVANNA in pennarello rosso in corrispondenza del 29 luglio;




- Ritagliarsi momenti di sofferenza per riflettere sugli eventi appena trascorsi;


- Dove è svanita la lettera?  


giovedì 6 ottobre 2011

Lista di cose carine e che amo ma che rovinano la mia rude essenza texana

Odiare un sacco di cose è un'ottima ricetta per un'esistenza ricca e vitaminica. Lo dico un po' seriamente e un po' per scherzo. Tuttavia se avessi uno psichiatra mi direbbe non solo di vivere equilibratamente - cosa che mi sembra di fare anche se sono una specie di integralista morale - ma anche di esternare gioia, bon bon e foto di coniglietti.


Dunque eccoci. Una lista di cose che mi piacciono e a cui vorrei assomigliare ma che non dico pubblicamente per non sembrare una lagna. 

Bene. LISTA DI COSE CARINE E CHE AMO MA CHE ROVINANO LA MIA RUDE ESSENZA TEXANA.
E chissenefotte se è imbarazzante.







1. I colori neon
2. I coniglini
3. I peluches enormi






4. Gli oggetti di vetro colorato
5. Il latte caldo con il whiskey come me lo prepara la mamma
6. Gli uomini arroganti
7. Le ragazza grassocce e felici e bellissime [e io non faccio parte della categoria]
8. Abbracciare i cani un po' piccoli e un po' stupidi. Non piccolissimi e non idiotissimi, eh. 
9. Hundertwasser (che era anche un alieno hippy super-ecologista) 


10. Le donne con il seno piccolo
11. Le persone curate con un piccolo dettaglio sciatto
12. I Pesci Rossi di Matisse
13. Gli anelli d'argento, le pietre vulcaniche, gli orecchini a spirale
14. La musica lirica
15. L'insonnia
16. Le Storie della Buonanotte (libro illustrato di pregevole fattura) 
17. Le torte futuriste piene di orrendi coloranti
18. La cipria in polvere, i pennelli di qualità, i rossetti porpora
[Ok, non è porpora ma ho trovato solo questa foto]
19. Quando mi hanno detto - e quando io stessa ho capito - che per avermi accanto bisogna avere alti standard di coerenza e responsabilità, apprenderli o perdermi
20. Piangere disperatamente di fronte alla finale ingiusta di Project Runway 5
21. Piangere disperatamente ascoltando Rocket man, Casta Diva o L.
22. Morire di paura dopo aver letto di omicidi orribili e raggomitolarmi in una coperta di pelliccia
23. Quando mi dicono che sono una stronza, il miglior complimento al mondo
24. Quando mi dicono che sono una stronza e io covo dentro di me il segreto piacere e dolore di essere anche un morbido e roseo porcellino
25. Quando vengo ascoltata, amata e abbracciata.