E così ci risiamo. Gioco con la mia sigaretta e gioco con l'immagine di me che mi piace conservare. Gioco a fare la diva anni Trenta e, in generale, sono molto seria ma gioco con tutto. Mi prendo grandi responsabilità ma nessuna decisione che ne comporti almeno un po'. Voglio miliardi di cose e in realtà non ne voglio nessuna. Voglio essere amata ma non mi lascio toccare da nulla. Voglio essere adorata ma detesto non essere alla portata delle mani protese. Sono senza identità.
Per l'ennesima volta scelgo cose difficili e imprevedibili e gioco le mie carte con leggerezza. Ma sto tremando. Non mi sento affatto al sicuro, nemmeno qui dove potrei parlare ad alta voce. Penso a tutti gli uomini di cui ho incrociato lo sguardo e penso alle arance e alle canne di bambù. Penso ai fiori e ai giorni di pioggia. Tutto sembra contorcersi.
Quando penso allo stato attuale delle cose mi sembra di essere serena e leggermente tachicardica. Potrei quasi avere l'impressione di star ricevendo non quello che mi premeva di possedere ma quello di cui ho sinceramente bisogno. Pare anche che io non abbia bisogno di molte cose.
Ho un grosso quaderno accanto al letto, pieno di "oh, è tutto così statico", di liste e di "vorrei solo...". Pieno di nomi di immagini semi-sconosciute che hanno commentato il mio sguardo o le mie ciglia, le mie labbra, le mie scarpe, il mio carisma - se di carisma si tratta, e non di idiozia. Ma niente pare confortarmi.
Ci sono pagine sul mio destino, pagine sulla mia morte e su altri uomini tachicardici, su unghie laccate di rosso e su maldestri tentativi di insubordinazione e di pianificazione. Righe incerte di tarda notte sulle poche lacrime che verso, e sulla ferma volontà che ho di amare il mondo nonostante non mi piaccia mai nulla.
venerdì 28 ottobre 2011
It's easy and creepy
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domenica 23 ottobre 2011
I don't believe I've ever met anyone quite like you.
«Sono convinta che restare sveglia fino alle quattro del mattino a leggere Miss Marple porterà conseguenze impreviste», mi ha detto.
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Etichette: Uomini che mi spezzeranno il cuore
lunedì 17 ottobre 2011
Memoranda
- Scrivere un libro e chiamarlo "Un cavillo per la strega";
- Sottomettere il genere umano;
- Non morire prima di essermi accertata che verrei ricordata come una bomba a orologeria;
- Scoprire cosa intendevo quando ho scritto GIOVANNA in pennarello rosso in corrispondenza del 29 luglio;
- Ritagliarsi momenti di sofferenza per riflettere sugli eventi appena trascorsi;
- Dove è svanita la lettera?
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giovedì 6 ottobre 2011
Lista di cose carine e che amo ma che rovinano la mia rude essenza texana
Odiare un sacco di cose è un'ottima ricetta per un'esistenza ricca e vitaminica. Lo dico un po' seriamente e un po' per scherzo. Tuttavia se avessi uno psichiatra mi direbbe non solo di vivere equilibratamente - cosa che mi sembra di fare anche se sono una specie di integralista morale - ma anche di esternare gioia, bon bon e foto di coniglietti.
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