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domenica 17 aprile 2011

Salvador Dalì, io ti amo.

ROMA Nel giardino della principessa Pallavicini illuminato da fiaccole, tra la sorpresa generale, Dalì depone un uovo cubico coperto dalle iscrizioni magiche di Raimondo Lullo e tiene un entusiasmante discorso in latino.


PARIGI Sul Montmartre, davanti al Moulin de la Galette, Dalì illustra il suo Don Quichote sparando colpi di balestra sulla pietra litografica. Dichiara: "I mulini macinano farina  io invece con la farina macinerò mulini". Modella due corni di rinoceronte con farina e pane ammollato in inchiostro litografico, li scaraventa con tutta la sua forza e realizza quanto aveva annunciato.


NEW YORK Indossando una tuta d'astronauta d'oro, Dalì depone a New York il famoso "ovocipede" da lui inventato: una sfera trasparente, il nuovo mezzo di trasporto basato sulle immagini fantastiche nate nei paradisi intrauterini.


MADRID Dalì tiene un discorso durante il quale invita Picasso a ritornare in Spagna. Comincia esclamando: "Picasso è spagnolo  anch'io! Picasso è un genio  anch'io! Picasso è comunista  nemmeno io!".


PARIGI Alla Sorbonne Dalì tiene una conferenza sulla "Merlettaia" di Vermeer e il rinoceronte. Giunge a bordo di una Rolls-Royce carica di migliaia di cavolfiori bianchi.



Questi sono solo alcuni degli articoli che Dalì riuscì a far pubblicare sui giornali, attraverso le telescriventi di tutto il mondo«C'è un'unica differenza fra me e un pazzo: che io non sono pazzo», dicevi. Mio adorato, unico, indimenticato eroe, per costruire quella tua aura esagerata da genio visionario, dipingere quadri divini è stata davvero la cosa meno rilevante.






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