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giovedì 10 dicembre 2009

Le_Robert , one day in Brera.

Come già sapete, ieri mi sono recato a Milano per visitare la Pinacoteca di Brera.
Logicamente non vi schiafferò un post che parli di tutta la Pinacoteca, ma qualche considerazione mi va di esporvela.
Intanto penso che la Pinacoteca abbia dei capolavori eccezionali sui quali nessuno può discutere. E mi riferisco a "lo sposalizio della vergine" di Raffaello (foto), "la cena in Emmaus" di Caravaggio (foto), "la pala di Brera" di Piero della Francesca, "il ritrovamento del corpo di S.Marco" del Tintoretto, il (troppo) famoso e pseudoramantico "bacio" di Hayez ( a mio parere di gran lunga superiore "La Malinconia"), "il quarto stato" di Pelliza da Volpedo" ed altri...
Ma parlando dei quadri, mi dispiace il fatto che di molti altri autori, per nulla minori, siano riportate una o due opere per nulla esplicative del loro operato. E mi riferisco a Tiepolo, Canaletto e molti altri, ma soprattutto ai pittori moderni. Infatti, se la collezione di macchiaioli non è male, Futuristi (Boccioni), Metafisici (De Chirico, Carrà) ed altri esponenti del 900 ( Modigliani, Basaldella, PICASSO) sono confinati in un sottilissimo tunnel e rappresentati da opere che potrebbero tranquillamente trovarsi in collezioni di privati. Di Modigliani due "ritrattini" (di cui uno in foto) e un toro di Picasso (il cui nome basta per provocarmi lo svenimento).
Insomma, la pinacoteca compie 200 anni, E LI DIMOSTRA TUTTI! Mettiamoci un po' al passo coi tempi, e soprattutto cambiamo disposizione delle opere e delle luci che uccidono capolavori inestimabili! Per non parlare dei quadri che la Pinacoteca ha, ma non ha lo spazio per esporre! Insomma qui urge una soluzione: un'istituzione artistica di questa importanza deve
assolutamente tenersi viva e al passo coi tempi.
Al di là di questa mia critica, ho apprezzato molto la mostra su Crivelli, artista poco valorizzato, abilissimo nella realizzazione dei tessuti, cangianti, ora leggeri ora pesanti, sinuosi, decorati, protagonisti di pale su sfondi dorati. Magnifica la resa degli spessori.
Interessante è l'accostamente delle opere del Crivelli a rinvenimenti di tessuti dell'epoca che ci permettono di confrontare tappeti e vesti nelle opere con gli originali!

In conclusione: una bella visita, una pinacoteca eccezionale per le sue opere eccezionali, meno eccezionale per l'organizzazione e soprattutto la disposizione di capolavori pittorici incredibili ( "la cena in Emmaus " di Caravaggio è confinata in uno spazio di 2 metri per 3!).










p.s.: a titolo informativo dei miei lettori: L'Accademia di Brera è alla posizione muero quattro dei possibili istituti che potranno essere scelti da Le_Robert! (ahah)


Ed ora vi allego due foto scattate con il cellulare alla Milano natalizia. Viva, gente ovunque, mercatini e, di fronte al Duomo, un albero di Natale gigantesco! Ma cosa mi ha colpito di piu'? Vedete quei cubi azzurri sotto l'albero?
Sono maxipacchi regalo di Tiffany!!




4 commenti:

Francesca ha detto...

scusami, sono certa di aver capito male....CHI VORRESTI ELIMINARE PER FAR SPAZIO A COSA???

Rano ha detto...

E' piaciuta moltissimo anche a me quando andai anni fa, peccato per i quadri non esposti...chissà di chi sono poi! Mi piacerebbe saperlo!

Dudù (Schimera Antonio) ha detto...

Calcola che la Pinacoteca è un'istituzione pluricentenaria... sarebbe impossibile trasformarla in un museo polivalente. Allo stesso modo secondo me uno studiolo non può essere assolutamente trasformato in una pinacoteca. Ci sono sedi espositive che hanno un compito preciso, quello dell'immiazione, del raccoglimento, quasi della preghiera (studiolo, pinacoteca... ) e altre sedi invece che tendono più a sottolineare il valore estetico o intellettuale delle opere con spazi aperti e bianchi (il cosiddetto white cube)... Tra le due soluzioni nascono poi i grandi musei con le grandi aree espositive adibite a trattare i diversi periodi tenendoli debitamente distinti. Purtroppo la pinacoteca è la pinacoteca... sarebbe assurdo traviarne il senso espositivo o l'assetto strutturale. Il discorso è lungo e complicato però, in linea generale, penso di essermi spiegato.

Anonimo ha detto...

Ok Dudu' hai ragione. Ma io non dico di cambiare la natura della Pinacoteca, ma cercare di disporre in modo migliore le opere, specialmente capolavori che vengono proprio danneggiati da un'illuminazione pessima che altera totalmente il contenuto coloristico dell'opera!