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venerdì 1 luglio 2011

L'unica cosa certa è che il mio lavoro è pressoché inutile. / Vita prima di Marte

Da quando iniziai ad appassionarmi alla vicenda, mi armai dei miei migliori fucili: conoscenze vagamente mafiose in biblioteca, videocassette vintage, furti con scasso da bauli al mercato delle pulci e soprattutto libero accesso agli archivi e agli scantinati dei negozietti dell'usato più sordidi del quartiere.
In Via Donizetti oggi è tutto cambiato, ma per me è stato un esercizio di stile e pazienza ricostruire la vita di Eva. Mi sento un architetto che gioca con le miniature.

L'unica cosa certa è che il mio lavoro è pressoché inutile.

Il condominio oggi guarda a est; tutto è diverso da quando gli astrofisici hanno deciso di rivedere leggermente la posizione dei punti cardinali. Oggi quel condominio è una piccola Fabbrica di Salute, emergente sul mercato. Di fronte all'ingresso ci sono, in ordine: un marciapiede, un tombino con le grate, dei filini d'erba infestante, dei mozziconi, una strada con l'asfalto a pezzi come una cipria rotta, un altro marciapiede, una sfilza di aceri. 
Via Donizetti, secondo la gente del posto, è in declino da circa vent'anni. Gli aristocratici si sono trasferiti a sud perché si intona con le proposte primavera-estate. Dicono.

La città è in subbuglio per vari motivi che non hanno niente a che vedere con Eva. Mi sono infilato una giacca blu con gli alamari e ho messo un biglietto da visita in un portadocumenti di struzzo.
Dice: Ispezione della Salute e del Benessere.
"Buongiorno", ho detto professionale. "Devo ispezionare, capisce".
Ne è seguito un colloquio di circa venti minuti in cui è spesso stata discussa la mia autorità. Minacciando di chiamare il numero verde per Benefattori Traditi e Onesti Lavoratori Ostacolati (BT & OLO) ho semplicemente aggirato il portinaio e salito le scale.
Le fonti dicono che Eva stava al quinto piano (un suo scritto dal titolo: "Per mettersi il rossetto sono sufficienti cinque piani di ascensore, ma sarebbe meglio sei, se trovate il sistema").

Al quinto piano non c'era più nulla. La delusione è stata quasi esasperante per un uomo in declino (esattamente come Via Donizetti) che non trova altro da fare che infilarsi in tasca documenti falsi.
Mi sono appoggiato abbastanza tremante a una pila di cartoni (su cui era scritto Articoli della Salvezza) e volevo quasi desistere. Non ho desistito, ed è per questo che qualcuno forse mi stamperà questa cronaca. 

Nonostante questo, con buona approssimazione posso immaginare come procedesse la vita di Eva. 
Con buona approssimazione posso persino sintetizzare il profumo che indossava.
Con buona approssimazione posso affermare che, nelle lunghe notti d'estate, quando i refoli di vento portavano odore di gelsomino e smog, Eva dalla sua finestra ampia, vedesse più o meno questo:








4 commenti:

Pulce ha detto...

Come lo immaginavo,ma troppe parentesi.

Francesca ha detto...

Ehi ehi ehi che giudizi secchi signorina!

Anonimo ha detto...

Molti lavori sono inutili...è l'ozio (soprattutto degli incompetenti) ad essere indispensabile. Comunque mi iscrivo anch'io al Benefattori Traditi e Onesti Lavoratori Ostacolati (BT & OLO), va! Fifì

Francesca ha detto...

Basta che mandi il tuo indirizzo alla sede del sindacato e in pochissimi giorni un corriere ti farà avere il tesserino! però devo confessare che io mi sento più oziosa incompetente che benefattrice tradita!