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lunedì 20 giugno 2011

Saga delle persone che odio - Cagna di provincia.

Dunque, non sono il genere di persona che appena pensa di non avere più responsabilità inizia a sputtanare a piene mani. Di solito inizio prima, specialmente quando le cose mi si possono ritorcere contro.
Ti odio. 
La odio. Si aggira con aria soddisfatta e un po' ebete come se la vita mondana fosse il suo specchio migliore. La sua affermazione individuale comincia dal suo lucidalabbra. In mancanza di meglio utilizza opinioni riciclate da altri che le vengono comode per farsi rispettare. Non disdegna di cambiare idea ogni qual volta la situazione piccolo-borghese in cui si incastra lo richieda. Indossa cosine raffazzonate che chiama volutamente vintage, la sua cultura discende direttamente da Vogue e la sua sensibilità deriva senza ombra di dubbio da un'educazione benpensante che l'ha abituata negli anni a disprezzare (e possibilmente umiliare) ciò che minacci il suo ordine mentale.
Poi è abituata a odiare a morte persone del mio calibro, cioè che non sentono il dovere di ammirare in ordine:


- una città piccola, stretta, noiosa e provinciale;
- donne del genere "mi credo sofisticata e audace";
- donne che pubblicamente sostengono che il proprio fidanzato è brutto;
- l'estetica della morale cattolica (perché c'è una scappatoia per tutto, anche per la verginità).


Dicevo che inizio a lamentarmi ben prima di essere nella posizione per farlo, e infatti così è stato e ne ho pagato il prezzo pieno. L'ira della cagna mi si è ribaltata contro in modo così volgare che a un certo punto sono quasi ammutolita. Sogno che questa puttana di provincia mi insulti apertamente per poterle rispondere con un'intelligenza da lasciare senza fiato, ma so che non avverrà perché prima di parlare ha bisogno delle parole ben sminuzzate di qualcun altro.
Poi mi fa pena perché penso che io anche senza un aspetto impeccabile avrò sempre con me una valigia pienissima di metafore ardite, una barca di codici diversi con cui leggere le cose; perché sarò sempre stranissima in modo dolcissimo, perché sarò sempre esattamente in linea con i miei principi, perché sarò solida e indeformabile ma continuamente soggetta al cambiamento.
E soprattutto: perché sono sempre soddisfatta di me.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Di persone simili ne ho incotrate anch'io! La cosa che mi ha sempre fatto uscire di testa è come ci sia gente (fin troppa) che le reputi grandiose... Fifì

Anonimo ha detto...

...però sei stata troppo vage e sui "generis". In soldini, cosa è accaduto? Dove, come, quando, perchè? E tu cosa hai detto....e lei cosa ha fatto?
Il tuo "politicamente corretto" mi lascia a digiuno di gossip e frusta il mio animo da "portiere di palazzo"!

Francesca ha detto...

Fifi, è ovvio! Ogni coglione ha il suo sponsor, i suoi fan e il suo entourage!

Gentile Monsieur, hai ragione da vendere! In soldoni (o soldini, come preferisci :P ): quando questa isterica maniaca del formalismo mi insegnava le sue cosucce benpensanti io appendevo poesia futurista alle pareti. Ogni esercizio di originalità per lei era pericolosa anarchia. In tutto questo la cretina sono io perché non conosco le regole della convenienza, ma preferisco così piuttosto che essere una ragazzina-carta da parati!

Anonimo ha detto...

Hai ragione. Sono i coglioni, di solito, ad avere sponsor, fan ed un proprio entourage... Fifì