La cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre
Masaccio
Piu' di 450 anni prima de "Il grido" di Munch: l'urlo, la disperazione, il dolore.
Figure non troppo definite, quasi evanescenti; un volto, Eva, in scioglimento.
Tappiamoci le orecchie.
Vorrei aver immerso le mie mani carnali
La cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre
Masaccio
Piu' di 450 anni prima de "Il grido" di Munch: l'urlo, la disperazione, il dolore.
Figure non troppo definite, quasi evanescenti; un volto, Eva, in scioglimento.
Tappiamoci le orecchie.
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Oggi, nel pieno della lezione di italiano, mi sono posta un interessante quesito (anzi, è sorto da solo dal nulla). Pensavo: esistono le mezze bugie, esistono le mezze verità ("sì, mamma, sono tornata alle due e stavi dormendo, sì, non ho bevuto tanto, forse una birra"), si potrà - correttamente dal punto di vista logico - creare una frase il cui campo di esistenza siano queste due condizioni:
1) la proposizione non è vera;
2) la proposizione non è falsa?
Parlandone con il mio compagno di banco che si veste di colori alimentari, abbiamo trovato due possibilità, e ammetto che la mia è un tantino più primordiale.
Il nulla non esiste.
1) la proposizione è vera perchè il nulla è la non esistenza di qualcosa, dunque non esiste;
2) la proposizione è falsa perchè il nulla come concetto esiste.
Il mio gatto non è bianco.
1) la proposizione è vera perchè il mio gatto non è bianco;
2) la proposizione è falsa perchè il mio gatto non esiste.
Se ne evincono due cose: il compagno di banco color zabaione è attratto (oltre che dai colori) dall'idea del nulla, fuori è scintillante e dentro è nero; io mi servo di immagini concrete ma ambigue: baso un ragionamento su un gatto che non c'è.
Diffidate di entrambi!
Pubblicato da Francesca 3 commenti
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Notte stellata
Van Gogh
E' tutt'altro, a mio avviso, che una di quelle notti stellate che immaginiamo, tranquille, limpide, SERENE. No, è una notte senza pace, da quel senso di colpa, da quella spirale e quindi, da quell'evoluzione, ancora incopiuta, UN TORMENTO.
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Quando viene detto:
Pubblicato da Francesca 6 commenti
Come già sapete, ieri mi sono recato a Milano per visitare la Pinacoteca di Brera.
Logicamente non vi schiafferò un post che parli di tutta la Pinacoteca, ma qualche considerazione mi va di esporvela.
Intanto penso che la Pinacoteca abbia dei capolavori eccezionali sui quali nessuno può discutere. E mi riferisco a "lo sposalizio della vergine" di Raffaello (foto), "la cena in Emmaus" di Caravaggio (foto), "la pala di Brera" di Piero della Francesca, "il ritrovamento del corpo di S.Marco" del Tintoretto, il (troppo) famoso e pseudoramantico "bacio" di Hayez ( a mio parere di gran lunga superiore "La Malinconia"), "il quarto stato" di Pelliza da Volpedo" ed altri...
Ma parlando dei quadri, mi dispiace il fatto che di molti altri autori, per nulla minori, siano riportate una o due opere per nulla esplicative del loro operato. E mi riferisco a Tiepolo, Canaletto e molti altri, ma soprattutto ai pittori moderni. Infatti, se la collezione di macchiaioli non è male, Futuristi (Boccioni), Metafisici (De Chirico, Carrà) ed altri esponenti del 900 ( Modigliani, Basaldella, PICASSO) sono confinati in un sottilissimo tunnel e rappresentati da opere che potrebbero tranquillamente trovarsi in collezioni di privati. Di Modigliani due "ritrattini" (di cui uno in foto) e un toro di Picasso (il cui nome basta per provocarmi lo svenimento).
Insomma, la pinacoteca compie 200 anni, E LI DIMOSTRA TUTTI! Mettiamoci un po' al passo coi tempi, e soprattutto cambiamo disposizione delle opere e delle luci che uccidono capolavori inestimabili! Per non parlare dei quadri che la Pinacoteca ha, ma non ha lo spazio per esporre! Insomma qui urge una soluzione: un'istituzione artistica di questa importanza deve
assolutamente tenersi viva e al passo coi tempi.
Al di là di questa mia critica, ho apprezzato molto la mostra su Crivelli, artista poco valorizzato, abilissimo nella realizzazione dei tessuti, cangianti, ora leggeri ora pesanti, sinuosi, decorati, protagonisti di pale su sfondi dorati. Magnifica la resa degli spessori.
Interessante è l'accostamente delle opere del Crivelli a rinvenimenti di tessuti dell'epoca che ci permettono di confrontare tappeti e vesti nelle opere con gli originali!
In conclusione: una bella visita, una pinacoteca eccezionale per le sue opere eccezionali, meno eccezionale per l'organizzazione e soprattutto la disposizione di capolavori pittorici incredibili ( "la cena in Emmaus " di Caravaggio è confinata in uno spazio di 2 metri per 3!).
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Carissimi, è il Vostro Le_Robert che vi parla e già stasera sottopone al vostro sguardo critico le pagelle straordinariamente non di mercoledi'. Ciò perchè domani passerò la mia giornata a Milano, alla Pinacoteca di Brera e, si spera a Monte Napoleone!!!
Dunque eccoci con le pagelle anticipate!
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Pubblicato da Anonimo 8 commenti
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Carissimi! Lo so, avrete pensato che mi fossi disinteressato al nostro amato "Arbiter"!
E invece no! Sono stato scolasticamente impegnato nella realizzazione di una pseudo-tesi di storia (orribile, ma almeno ci ho ficcato dentro qualcosa di artistico,no e poi la scelta di usare le cornici seicentesche, amatemi!)
Comunque, quasi quasi avrei voluto postare le foto dei miei ultimi acquisti, ma poi ho pensato che:
a) non ho ancora imparato a fare foto minimamente decenti col cellulare, nonostante sia il mio nuovo migliore amico.
b) a nessuno interesserebbero!
E dunque...
Stasera vi parlo di un designer che, ignoranza mia, ho scoperto da un paio di mesi.
Pubblicato da Anonimo 8 commenti
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